Domanda: siete mai stati catturati dalla voglia, di fronte ad una discreta quantità di frutta o verdura fresca, profumata, gustosa…magari appena raccolta dal vostro orto, di mettervi all’opera per poterla conservare?
Più facile che sia capitato in estate, quando la natura si sbizzarrisce, offrendo un ricco mosaico di prelibatezze. Eppure, anche in altre stagioni, potremmo assecondare quel sano desiderio di riempire barattolini.
Qui, nel nostro “orto lieto”, questa voglia ci cattura spesso, vista la grande abbondanza che questa terra instancabilmente ci dona:
nel tempo ci siamo perfezionati sempre più per preservare tanta squisitezza e abbiamo dato il via ad una carrellata di barattolini da conservare che hanno come protagonisti:
asparagi, carciofini, cetriolini, pomodori…e tanto di più.
Non ci resta che condividere con voi la nostra esperienza!
CONTENITORI PER LA CONSERVAZIONE
Non c’è dubbio: sia per i barattoli che per le bottiglie, il materiale principe per la conservazione è il vetro: è igienico, resistente, custodisce al meglio gli odori, i sapori, protegge da eventuali microbi e alterazioni di ogni tipo.
Spesso, di fronte alla grande varietà di contenitori in commercio, ci si chiede quali siano i migliori. E, visto che l’esperienza insegna, vi consigliamo quelli di dimensioni medio-piccole (250-500 gr) in modo che, una volta aperti, non arrivi quell’ansia di dover finire al più presto grandi quantità perché è noto che, a contatto con l’aria, il contenuto, pur tenendolo in frigo, pian piano si deteriora.
Altro punto interrogativo, che accomuna un po’ tutti coloro che vogliono conservare, si aggira intorno alle capsule: quelle per sottovuoto (tipo twist-off) sono le migliori ma, che non si offendano quelle con tappo a molla e guarnizione in gomma, perché hanno, comunque, un’ottima resa.
Di fronte ad ogni nuovo invasamento, non lasciatevi prendere dalla parsimonia: le capsule e le guarnizioni vanno cambiati e scrupolosamente controllati per accertarsi che siano in condizioni perfette.
Non consigliamo di usare tappi ammaccati, scrostati o sui quali sarà comparsa anche una seppur minima presenza di ruggine.
I contenitori, comprese le capsule, vanno accuratamente lavati prima di essere utilizzati; è consigliabile poi sterilizzarli in acqua bollente, con qualche goccia di aceto o limone, per una decina di minuti, privandoli delle eventuali parti in gomma. I vasi vanno quindi asciugati con cura in modo che all’interno non rimangano tracce di umidità, che potrebbero favorire la formazione di fermentazioni e attacchi di muffa. Li si lascerà quindi asciugare perfettamente all’aria, su canovacci puliti, oppure li si porrà per qualche tempo nel forno tiepido.
Per quanto riguarda le guarnizioni in gomma, prima di essere utilizzate, vanno sciacquate accuratamente in abbondante acqua fredda, quindi immerse in acqua tiepida e poi asciugate. È preferibile, inoltre, che i contenitori che si intendono usare siano muniti di imboccatura larga, in modo che l’invasatura o l’imbottigliamento possano avvenire in maniera più agevole.
I RISCHI DELLA CONSERVAZIONE
Per gustare al meglio ogni squisitezza da noi conservata, però, bisogna essere super attenti!
La buona conservazione e la qualità del prodotto possono essere pregiudicati a causa dell’insufficiente neutralizzazione dei microrganismi che possono causarne il deterioramento. E allora? Che fare? Un adeguato controllo e rispetto dell’igiene ambientale, oltre a garantire la conservazione, prevengono anche l’insorgere di possibili malattie provocate da batteri patogeni.
Il Clostridium boculinum, più noto con il nome di botulino, è il rischio number one: è un microrganismo che può causare serie forme di avvelenamento e persino la morte.
La buona notizia è che le spore del botulino temono gli ambienti ad elevata acidità, e dunque, in tali condizioni, non sono in grado di germinare e produrre tossine. Alimenti conservati con elevato grado di acidità garantiscono, perciò, una sicurezza maggiore.
Vi è inoltre una temperatura ottimale per la germinazione delle spore di tale microrganismo, che si aggira intorno ai 37 °C anche se, per certi tipi di botulino, può scendere sino a 3 °C.
Vi state spaventando? Volete rinunciare? Non fatelo… perché, in ogni caso, le cellule batteriche del botulino hanno, per fortuna, una termoresistenza piuttosto labile, il che è fondamentale, dato che sono loro il vero pericolo. Le tossine sono distrutte a una temperatura superiore a 80°C e, in ogni caso, la bollitura a 100°C garantisce una grande sicurezza.
Una buona regola generale è sicuramente quella di sottoporre le verdure a un abbondante e accurato lavaggio preventivo prima di lavorarle per la conservazione: è un buon modo per ridurre il numero di microrganismi contaminanti potenzialmente presenti.
Ricordate: che non manchi un po’ di succo di limone da aggiungere all’acqua utilizzata per il lavaggio.
LA STERILIZZAZIONE
Sterilizzare è la parola d’ordine!
Attraverso la sterilizzazione si ottiene una maggiore conservabilità del prodotto invasato. È una tecnica molto semplice, che consiste nel sistemare, sul fondo di una pentola capiente, i barattoli di vetro ermeticamente chiusi e avvolti in canovacci. Subito dopo, si aggiunge dell’acqua fredda, sino a sommergerli, e si copre con un coperchio, portando quindi a ebollizione. Infine, si lascia bollire il tempo necessario, a seconda della quantità di barattoli, si spegne e si lascia che il tutto si raffreddi prima di estrarre i recipienti, che vanno asciugati e riposti, finalmente a riposo, per la conservazione.
Ecco…ora siete pronti!
e se volete fare mooolto prima potete venire a trovarci in Azienda ed assaggiare le nostre conserve di ortaggi e frutta del lieto orto che ci regala in abbondanza ogni ben di Dio.
Vi aspettiamo al nostro spaccio prestissimo!
se avete voglia di continuare a leggere ecco per voi qualche buona ricetta per fare conserve sempre più gustose:
ASPARAGI AL NATURALE
Ingredienti:
-asparagi
-sale
Procedimento
Private gli asparagi della parte inferiore più coriacea, lavateli con molta cura e sistemateli in barattoli di vetro per conserve, uno accanto all’altro, con l’apice rivolto verso l’alto. Fate bollire una quantità di acqua salata sufficiente a coprire gli asparagi, inserendo circa 40 gr di sale per ogni litro d’acqua.
Quando la salamoia va a bollore, versate l’acqua sugli asparagi, chiudete ermeticamente i barattoli e ricopriteli rapidamente con dei canovacci, così da rallentare il processo di raffreddamento.
Per evitare il rischio che i barattoli si spacchino quando vi viene versata l’acqua bollente, è opportuno porli su una superficie di legno.
Ora potrete apprezzare, gli asparagi in ogni stagione, ortaggi più graditi tra quelli protagonisti dell’inverno.
CARCIOFINI SOTT’OLIO
Ingredienti:
-2 kg di carciofini
-olio extravergine d’oliva
-1,5 I di aceto di vino bianco
-il succo di 2 limoni
-2 spicchi d’aglio
-alloro
-menta
-origano
-sale
-pepe in grani
-peperoncino rosso
Procedimento
Tra i tanti carciofi, scegliete, se possibile, quelli spinosi, di piccole dimensioni, sani e integri. Tagliate i gambi a 1 cm, quindi privateli pazientemente delle punte spinose e delle foglie più esterne; se sono molto piccoli, lasciateli interi, altrimenti tagliateli in due e, man mano che li pulite, tuffateli in acqua acidulata con il succo di limone, in modo che non anneriscano.
Portate a bollore l’aceto con un bicchiere d’acqua, alcune foglie d’alloro, qualche grano di pepe e un pugno di sale; scottate i carciofini per una decina di minuti, quindi scolateli e lasciateli asciugare su un piano inclinato.
Quando i carciofini sono freddi, distribuiteli in barattoli di vetro, aromatizzateli con qualche fogliolina di menta, dei pezzetti di peperoncino rosso, un po’ d’origano e dell’aglio tagliato a fettine. E’ giunto il momento di coprirli con l’olio, facendo attenzione che non rimangano bolle d’aria all’interno. Ricordate, però, di chiudere i barattoli solamente il giorno dopo quando potrete eventualmente, aggiungere un’ulteriore quantità d’olio necessaria. Solo a questo punto, chiudete ermeticamente.
Immancabili stuzzichini ai carciofini vi attendono tutto l’anno!
CETRIOLINI SOTT’ ACETO
Ingredienti:
– 2 kg di cetriolini
– 1,5 l di aceto di vino bianco
– spicchi d’aglio
– alloro
– sale grosso
Procedimento
Pulite, lavate e asciugate i cetriolini. Metteteli in un recipiente di vetro o di ceramica e cospargeteli di sale grosso, lasciandoli riposare per 24 ore: in questo modo, elimineranno gran parte dell’acqua e perderanno il tipico gusto amarognolo.
Trascorso il tempo previsto, scolateli e asciugateli con cura, poneteli in vasi di vetro con l’aggiunta di qualche spicchio d’aglio e alcune foglie d’alloro e ricopriteli con l’aceto. Chiudete ermeticamente e conservate i barattoli in un luogo buio e fresco.
Deliziatevi, di tanto in tanto, con la croccantezza unica di questo ortaggio!
POMODORI PELATI
Ingredienti:
-pomodori “San Marzano”
-basifico
-sale
Procedimento
Sbollentate i pomodori per circa mezzo minuto e, dopo averli tolti dall’acqua, tuffateli subito in acqua fredda trattenendo con le mani la buccia, che si staccherà senza difficoltà. Metteteli in una bacinella schiacciandoli leggermente, conditeli con un po’ di sale e delle foglie di basilico quindi, lasciate che l’acqua in eccesso scoli per circa mezz’ora e, facendo una leggera pressione, inseriteli in vasetti di vetro.
Chiudete ermeticamente, avvolgeteli in canovacci e immergeteli per la sterilizzazione a “bagnomaria” in un recipiente abbastanza capiente, attendendo 25 minuti per vasi da 1 kg.
Prima di estrarre i barattoli, attendete che l’acqua si sia raffreddata; asciugateli e riponeteli per la conservazione in un luogo buio e fresco.
E… ogni giorno dell’anno, il sapore dell’estate, gioioso, vi raggiungerà!